Clubhouse: l’app del momento

Clubhouse è indubbiamente l’app del momento: si tratta di un social network fondato meramente sulle chat audio dove è possibile dialogare su qualsiasi tematica. Attualmente vanta già due milioni di iscritti e possiede un valore di mercato altissimo: 1 miliardo di dollari.
L’app Clubhouse è proteiforme: è una conferenza, una radio, un luogo ameno in cui darsi appuntamento per dialogare e scambiarsi idee e opinioni. Presenta una sostanziale caratteristica che la differenzia da tutti gli altri social network: si basa esclusivamente su contenuti audio come interviste e dibattiti, l’utente può ascoltare ma può anche prendere parte attiva alla conversazione. Questo nuovo social network presenta anche un’altra peculiarità: al momento si può accedere solo tramite invito. Per questo motivo oggi è considerata un’app elitaria ed esclusiva.
Clubhouse per il momento è accessibile solo su invito, come è stato all’origine l’app A Small World. Non è possibile quindi sfogliare l’app store, scaricarla e registrarsi ma bisogna essere invitati da un membro già iscritto.
App Clubhouse: come funziona
Dopo essere stati invitati, al momento dell’iscrizioni su Clubhouse, bisogna selezionare delle aree di interesse come affari, hi-tech, arte, viaggi, food etc. Maggiori saranno le informazioni fornite al momento della iscrizione, maggiori saranno le stanze di conversazione visibili.
Le stanze di conversazione si presentano come una conferenza: ci sono gruppi più o meno estesi di persone che parlano confrontandosi su vari argomenti mentre alcune si limitano solamente ad ascoltare. Terminata la conversazione tra i membri, la stanza si chiude proprio come una telefonata quando giunge all’epilogo.
Ricevere un invito su Clubhouse: come fare
Come già anticipato, per partecipare a Clubhouse, un membro già iscritto all’app deve mandare un invito. Se così accade, il fortunato o la fortunata vedrà apparire un link sul cellulare che rinvierà alla pagina di registrazione dell’app. Ci sono però dei limiti: gli utenti già iscritti a Clubhouse non possono inviare più di due inviti.
Nel corso dell’anno corrente, 2021, gli sviluppatori e creatori dell’app Clubhouse hanno tuttavia affermato che si potrà aprire Clubhouse a tutto il mondo.
Il valore di mercato stellare: 1 miliardo di dollari
Clubhouse è nata nel marzo del 2020 dalle brillanti e geniali menti della Silicon Valley Paul Davidson e Rohan Seth. Dopo solo qualche mese vantava già 1.500 membri e il suo valore era di 100 milioni di dollari. Oggi la sua stima è salita a 1 miliardo di dollari.
Un evento ha però scatenato l’iperbolica ascesa di Clubhouse: la scelta di Elon Musk. L’app è letteralmente esplosa dopo che l’imprenditore visionario Elon Musk ha ospitato una chat audio con il Ceo di Robinhood, Vlad Tenev.
L’ospitata di Vlad Tenev nella chat audio di Elon Musk ha trasceso i limiti della stanza di conversazione ed è stato così trasmesso in live streaming su Youtube. Questa mossa ha posizionato l’app Clubhouse in cima alla classifica delle app più scaricate.
Dal primo febbraio Clubhouse è arrivata a 2 milioni di membri, il suo valore è schizzato ad 1 miliardo di dollari ed è già considerata parente in termini di successo di app come AirBnB, Uber e SpaceX.
Per il genio di Elon Musk il fascino di Clubhouse è sostanzialmente uno su tutti: grazie alle notifiche disabilitate, gli users possono prestare attenzione ad un argomento alla volta senza deconcentrarsi o perdersi. Una vera sorta di isola felice nell’oceano sempre agitato del web.
I dubbi sulla privacy
Il 16 Febbraio la celebre trasmissione Le Iene ha mandato in onda un servizio (clicca qui per approfondire) esprimendo una serie di perplessità relativamente alla policy sulla privacy dei dati gestiti. Al momento dell’avvio Clubhouse chiede permesso all’utente di accedere alla rubrica e di poter effettuare registrazioni audio: che fine fanno questi dati? La nuova piattaforma è adeguata al Gdpr europeo?
1 Comment
[…] Gli smartphone possono essere visti oggi come un vero e proprio media per veicolare contenuti di intrattenimento. Si pensi all’universo di video, testi ed audio che vengono distribuiti al pubblico attraverso le varie app presenti su smartphone e tablet: film (es: app Netflix), dirette streaming (es: app Periscope), notiziari (es: app TG La7), news (es: app Corriere della Sera), brani musicali (es: app Spotify), podcast (es: app Radio24), video tutorial (es: app Fitness varie), audio conferenze (es: Clubhouse). […]
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